lunedì 25 luglio 2016

Stranger Things - Facciamolo sul serial!



Erano gli anni 80 - ma per alcuni anche gli inizi degli anni 90 - e noi, poveri fanciulli che non avevamo gli agi delle generazioni di oggi, ci riunivamo a casa degli amici a guardare I Goonies, Stand by me, Navigator, E.T. ma anche Nightmare, i racconti della cripta, IT, Ragazzi perduti... erano gli anni in cui stare con gli amici e trascorrere del tempo insieme era tutto. Oggi parliamo di Stranger Things.


 SIGLA! 



Stranger Things, la serie di mamma Netflix che è sulla bocca di tutti. Sì, di tutti i nerdini che negli anni 80 sognavano l'avventura con i propri amici, come quella di Stand by me, che non è mai avvenuta.

Veniamo al dunque: 6 novembre 1983, Hawkins in Indiana, un gruppo di quattro amici non più che undicenni, reduci da una partita very hard di Dungeons & Dragons tornano alle rispettive famiglie disastrate; se vivi in una città americana sconosciuta o immaginaria e sei protagonista di una serie tv, devi obbligatoriamente appartenere ad famiglia disagiata.

Ogni scarafone è bello a mamma sua, ma qui state esagerando

Il dramma si consuma quando il giovane Will scompare per la via di casa lasciando la madre (Winona Ryders), il fratello (un attore qualsiasi) e gli amici (attori bambini molto, ma molto brutti) sgomenti e spaventati. La cosa strana è che solo a loro interessa del povero Will, il resto della cittadina (che porta il nome del celebre scienziato) se ne frega bellamente.
Ma ecco che dal nulla compare una bambina senza capelli ma con dei poteri mentali favolosi che uccidono con il pensiero e fanno volare per aria i camion (che fanno quasi dimenticare che sia senza capelli... e pure femmina), scappata dal centro di ricerche blindato di cui nessuno sa eppure c'è.

Il look androgino va un casino quest'anno

Ma dove è finito Will? da chi o cosa fugge la bambina con i super poteri? Intanto la madre di Will crede di comunicare con lui attraverso le luci di Natale (giuro). 

La sorpresa che ti colpisce quando scopri che tutte le lucine funzionano ancora a distanza di un anno. 

Qui inizia la magia, la trama si dirama, in maniera lineare ma mai banale, su 3 storie parallele, tutte incentrate sul ritrovamento di Will e Barb, una ragazza sedicenne dall'aspetto di un'arguta anziana in stile Miss Marple (sì, le sparizioni continuano):

- Undici (soprannome della bambina esper, non mio eh, sul serio... è dato da un 011 tatuato sull'avambraccio) e gli amici di Will che cercano di capire che fine abbia fatto il loro amico e si preparano alla lotta contro un misterioso mostro, che proviene da una dimensione a fianco alla nostra, a cui inizialmente solo Undici riesce a collegarsi

- La madre di Will e il capo della polizia che indagano sull'istituto di ricerca dal quale fugge Undici, che sembra abbia a che fare con la sparizione di Will

- Il fratello di Will e Nancy (sorella di Mike, amico di Will e inseparabile amica di Barb) cercano gli scomparsi, con sottofondo una trama alla Grease ma senza musica.

Metodi d'apprendimento

Ce la faranno i nostri eroi a capire cosa sta succedendo? Che fine ha fatto Will? che fine ha fatto Barb? Che fine ha fatto Carmen Sandiego?

Perché Stranger Things riscuote così tanto successo?

Le risposte sono tante, ma la più lampante è l'effetto nostalgia per un'era andata, quando l'amicizia era gloriosa, la fanciullezza era senza malizia, si respirava spensieratezza e si sognava l'avventura; gli anni in cui tutti i 30 e 40enni di oggi si identificano con sospiri di malinconia. La grande avventura dei giovani amici Lucas, Dustin, Undici e Mike (con le prime palpitazioni) colpisce dritto al cuore: tra bullismo e vendetta, innamoramenti e gelosie, supposizioni e super poteri, paura e coraggio, i novelli registi "The Duffer Brothers" (who?) fanno centro e creano un mix perfetto tra tensione e meraviglia toccando il climax in 8 grandiosi episodi.

Gli omaggi riuscitissimi a Steven Spielberg (facile identificare Undici in un'umana E.T.), a John Carpenter, ai libri di Stephen King (la sigla richiama lo stile grafico dei capitoli dei suoi libri, IT in primis), ma anche la fotografia ammaliante, set scenografici, location e luci che gridano "anni 80" in tutte le direzioni, hanno portato la stile visivo e narrativo su un livello raramente visto in precedenza: non ci sono filler, gli episodi sono di una lunghezza che non stanca, la trama lineare mantiene viva l'attenzione e, infine, l'esiguo numero di episodi (solo 8) rende questa serie di nossa signora Netflix, pronta per un beinge watching come si deve. 

Sul lato recitativo nulla da dire, Winona Ryder è da 10 e lode, ma tanto rispetto anche ai piccoli attori e a quelli più cresciuti. Il cast non brilla di Dafne et Adoni (anzi...) ma, proprio questa particolare selezione di casting, rende la serie più gradevolmente umana e naturale, allontanandosi dai fittizi e noiosi addominali di Hollywood. 

Concludendo: The stranger Things è un concentrato multi vitaminico di tutto ciò che era sognante nei film anni 80, mescolato sapientemente con qualche espediente moderno horror-mistery; un sorprendente e inquietante gioiellino da guardarsi tutto d'un fiato.

Una sola domanda mi assale: ma avete mai sentito nominare i registi, tali The Duffer Brothers? Nemmeno io, ma tanto di cappello. Ah dimenticavo: le premesse per una seconda stagione ci sono tutte!

La Fame Atavica


Come sempre, se vi va, condividete appassionatamente e con un poco di arroganza per tutti i sociacosi! 

5 commenti:

  1. *** ATTENZIONE SPOILER***

    il trailer già mi affascinava appena uscito, la serie mi è piaciuta assai.
    Ma il polizziotto all'ultima puntata che sale in macchina con l'FBI...mah

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  2. Bella recensione, complimenti!

    Io sono settimane che mi domando: "Ma una seconda stagione, la voglio o no?"
    Da una parte sì, soprattutto per conoscere il destino di un certo personaggio -sì insomma, avete capito di chi parlo no?-, dall'altra no, perché la "chiusura" funziona benissimo anche così, senza bisogno di tornarci sopra con una seconda stagione (con il rischio di rovinare tutto).

    Ah, la vita è piena di dilemmi! XD

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    1. Concordo, potrebbe benissimo chiudersi così, come no. Forse però così è meglio. Ho dei sentimenti contrastanti al riguardo

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    2. Grazie mille per i complimenti.

      E' quasi sicuro che ci sia una seconda stagione con gli stessi personaggi.

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