martedì 18 ottobre 2016

Nostalgia, Nostalgia canaglia!: Le pubblicità dei videogiochi più "WTF"


Prima dell'avvento di Internet le scelte per un bambino in fatto di videogames erano davvero poche, e il fortunato bastardello che a casa aveva un NES era il moccioso più cazzuto del quartiere. A quei bambini i cui genitori avevano negato quel lusso, non rimaneva che sbavare sulle pubblicità dei primi "giornaletti" di settore. Pagine e pagine di pubblicità assurdamente colorate, improbabili slogan e altretttanto improbabili abbigliamenti... 
Mi sono spaccato dal ridere quando ho rivisto questa pubblicità. Me la ricordo come fosse oggi. E ancora oggi mi chiedo perché mai il tizio debba versare latte dalle narici. La cosa buffa è che a quei tempi Photoshop non esisteva...


Pantaloni improbabili? Ci sono. Cappello color "neon" visibile dallo spazio? C'è. NES con Super Mario? C'è. Praticamente il Nirvana di ogni ragazzino anni 80. 


Due adulti con seri problemi, Raider e Kano, bullizzano dei bambini per farsi dare i soldi del pranzo, ma potrebbero semplicemente star tirando dentro i due suddetti bimbi, nell'universo di Mortal Kombat, che forse è pure peggio. Sprecai intere paghette dentro questo cabinato. Letteralmente. Pago ancora oggi i debiti. 


Rimaniamo in tema Mortal Kombat. Perché Jhonny Cage?! Perché?! In realtà Danny Pesina, l'attore che interpretava Cage capì tutto e fiutando il trend in arrivo si lanciò nella promozione di ogni gioco che gli capitasse a tiro. Certo, BloodStorm non è stata a posteriori una scelta molto saggia, il gioco era una cacata immonda. 


Incominciavano anche le prime promozioni a base di celebrità. Siete fichi abbastanza per giocare con  i Journey? A vederli ora, direi di sì. 


Negli anni 80 non c'era un adattamento arcade che non portasse il nome di Konami. Era semplicemente ovunque. Qui vediamo un leitmotiv degli anni 80, la turbofiga di turno accanto ad un videogame, roba che nella vita reale era (ed è, il più delle volte) praticamente un'utopia. La signora è vestita come Flashdance, ma porta al fianco un coltellone e delle granate. 

Un cabinato nella giungla, ovvio
Guardatelo: baldanzoso, tutto azzimato, contento del suo Intellivision. George Plimpton qui ci fa capire subito che Intellivision è superiore ad Atari in ogni ambito. Era un'epoca in cui la pubblicità comparativa si poteva ancora fare. 


L' Add-On più inutile della storia. Giuro di non averne mai visto uno al di fuori di un negozio.Qui il bambino con seri problemi di tiroide chiede alla mamma cosa la Sega stia facendo con quegli aggeggi. La mamma, tecnologica com'è, perentoria, gli risponde: "Ma un Arcade System tesoro!" che a quei tempi equivaleva a dire: "comeperdueintesoallameloneantani?


Che la terra abbia notorietà di essere piuttosto brutale è cosa risaputa. Doom era ancora più brutale. La pubblicità non ci gira intorno e da il via a quello che sarebbe diventato un trend e infine una rottura di cazzo per nerd della prima ora, e cioè lo snocciolamento di numeri e prestazioni. Unica pecca? Girava su Jaguar


Questa è l'immagine che mi ha spinto a scrivere questo post. Non ho la più pallida idea di quello che stia succedendo in questa foto. Posso solo fare illazioni. Lo zio Larry, l'alcolista della famiglia, ha regalato la prima console ai nipoti. Ora è lì, al 59esimo grappino al rosmarino a tirare bestemmioni e a divertirsi come un pazzo.





Non ve lo dico più! Ormai dovreste esservi stufati... ma se vi va, in amicizia eh, condividete sta roba per i sociacosi che più si cresce più ci si diverte. Ci annusiamo dopo!


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