lunedì 17 ottobre 2016

Playstation VR: La prova onesta


Il concetto di realtà virtuale, benché se ne pensi diversamente, non è un concetto nuovo. Già nel 1930 nelle prime "fiction" letterarie, la creazione di un universo esplorabile attraverso aggeggi da indossare era già stato ampliamente trattato. Ma è solo nel 1980 che la promessa di "Realtà Virtuale" è diventata una realtà. I primi cabinati da sala giochi, come Battlezone e le prime piattaforme wearable nei primi anni 90 invadevano prepotentemente l'immaginario del giovane gamer. L'entusiasmo però si infrangeva nella dura realtà. Il futuro era arrivato (?) ma i risultati erano deludenti, anzi, facevano proprio cagare. Negli anni 90 la tecnologia non poteva tenere il passo alla fiction e così noi giocatori che sognavamo Il Tagliaerbe ci trovavamo invece una stuola di poligoni ad cazzum, lag esagerato e un senso di nausea che ti portavi per le settimane successive. 

Un esempio della VR anni 90. 


Tre decenni più tardi, la realtà virtuale, rifà la sua comparsa. Il principio rimane invariato, ma la tecnologia a disposizione oggi è avanzata al punto, che la promessa di una vera Realtà Virtuale può finalmente diventare realtà. Oculus Rift e HTC Vive hanno guidato la carica ma è solo con Playstation Vr (ultimo arrivato) che la promessa di Virtual Reality diventa Mainstream e (quasi) alla portata di tutti. 


Ve li ricordate quei controller MOVE che avete comprato con la Playstation 3 e avete abbandonato in un cassetto circa....13 minuti dopo? Ecco, vi serviranno col VR e quella Playstation Eye, nascosta dietro il monitor a prendere polvere? Spolveratela perché vi servirà pure quella. 


Il visore in se è una bellezza per gli occhi e per tutti gli amanti della fantascienza. E' elegante ed emette un'aura sci-fi che non fa mai male. Il profilo smussato e i led blu che si accendono in prossimità dei sensori, sono ben lontani dall'estetica cubosa e pesante di Oculus e Vive. Inoltre, pur essendo il più pesante tra i prodotti VR (0,6kg), il visore di Sony riesce ad essere il più comodo, grazie ad una sorta di cerchietto regolabile che riesce a distribuire la pressione sulla testa in modo più uniforme. 


Il filo di uscita è discreto e questo è un bene, non da quasi mai fastidio nei movimenti, e il pulsante controllo/volume è ben posizionato e facile da raggiungere anche col visore infilato. Sony offre anche un paio di cuffie di ottima fattura, con alloggiamento in-ear. Sono sostituibili, ma non con cuffie Wireless a causa del modo in cui sono attaccate al visore. Il controller box che invece si collega alla Playstation 4 è meno elegante e funzionale. Si collega tramite HDMI ma ha anche bisogno di una presa USB e questo può dar fastidio, avendo la PS4 le porte USB sul fronte. Potreste avere qualche cavo disordinato in giro. Ecco, per chi come me è uno scassaballe di professione, questa cosa da un po' fastidio (la PS4 Pro non avrà questo problema, avendo le prese USB anche sul retro). 


Lo schermo di questo VR è la parte in cui Sony ha dovuto scendere a qualche compromesso. Costituito da un singolo schermo 5.7", 1080x960 OLED . Sia Vive che Rift al contrario, godono di due schermi ciascuno, con una risoluzione di 1080x1200 per occhio. Raddoppiando in definitiva i pixel e fornendo di conseguenza una visione più chiara. Questo non vuol dire che la grafica di Playstation VR sia povera,  ma la differenza è evidente, e in un mondo che ci ha abituato a schermi dalle risoluzioni addirittura chiamate "retina", vedere alle volte i bordi frastagliati e alcuni problemi di "puntinatura", può essere un po' scoraggiante. 


Una volta accantonate queste piccole finezze, l'unità durante il gioco si rivela reattiva e fluidissima. Gira a 90hz, mossa interessante di Sony, frequenza che permette di limitare il Motion Sickness (quel senso di nausea che viene a una parte, non tutta, dei giocatori). In game, PSVR è assolutamente coinvolgente. Riesce ad immergerti completamente nell'azione. Unica vera delusione dell'esperienza è il controller Move. Che alle volte si dimostra totalmente inadeguato a replicare quel senso di potenza nell'imbracciare un arma o una spada. Sembra comunque che Sony ci stia lavorando, tanto che dovrebbe uscire con un nuovo controller già nel 2017.


In conclusione SONY è riuscita a confezionare un buon prodotto ad un prezzo contenuto (in relazione alla concorrenza) 399 euro. A questi (se ancora non li avete) dovrete sommare il costo della Playstation Camera (59 euro) e dei controller Move (ora si trovano a 39 euro). Nonostante tutto siamo ancora lontani dai prezzi di Oculus e Vive, quindi potrebbe essere un buon compromesso per chi volesse avvicinarsi per la prima volta alla VR. Sempre che abbiate una Playstation 4 è chiaro!

Sony è riuscita nell'intento di trasformare un oggetto e un software costoso, in qualcosa di più accessibile e solo per questo andrebbe applaudita. Se sarà il cambiamento epocale che l'azienda sogna per il gaming tutto dipenderà esclusivamente dal software. Per ora tra i titoli di lancio, solo Batman Arkham VR e EVE: Valkyrie non sembrano delle demo, ma le potenzialità ci sono, l'hardware c'è... Non ci resta solo che aspettare e vedere come le cose si evolveranno. Sperando non sia un fuoco di paglia come fu nel lontano 1990.


Condividete per i sociacosi se si va, e come sempre: Ci annusiamo dopo! 

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