martedì 2 agosto 2016

Storia del Joker e delle sue incarnazioni


La versione carcerar tatuata del Joker di Jared Leto (tra poco in sala con Suicide Squad) è l'ultima incarnazione di quello che possiamo senza indugi affermare sia il villanzone comic-cinematografico più famoso della storia. 
Nel corso dei sui 75 anni di età il personaggio ha subito una serie quasi infinita di trasformazioni, da villanzone spensierato e giocherellone, ad assassino psicopatico, da semidio, a essere soprannaturale e via dicendo... quindi eccovi la storia mutevole del volto del Joker

1940 - 1950 

Anche se il personaggio di Batman era stato introdotto nel 1939 nell'album Detective Comics #27 è solo l'anno dopo, nel 1940 e nella nuova testata dedicata interamente a Batman che facciamo la conoscenza del super criminale. Creato dalla matita di Bob Kane, il Joker deve le sue fattezze ad un film: L'uomo che ride del 1928 e più precisamente dal suo protagonista, Conrad Veidts. 

In origine il Joker sarebbe dovuto morire già in quel numero, pugnalato al cuore, ma una decisione (felice) editoriale ed un errore di stampa (che presentava una tavola aggiuntiva col personaggio ancora vivo e vegeto) ribaltarono i piani di Bob Kane e soci. Questo permise, dato il grande gradimento del pubblico, che il Joker divenisse in un brevissimo lasso di tempo l'arcinemico per eccellenza del dinamico duo.
Nelle prime storie narrate, il Pagliaccio, era uno spietato criminale, faceva largamente uso dell'omicidio e non lesinava altri tipi di violenze. Con l'avvento però di Jack Schiff (un cognome una garanzia) questa cosa cambiò improvvisamente. Il Joker ora utilizzava metodi non letali e per di più armi buffe e bizzarre. Questo cambio di rotta repentino fece storcere di non poco i nasi dei lettori accaniti, ma servì affinché il fumetto potesse essere commercializzato e quindi venduto anche ai bambini. 
Il processo di ammorbidimento sarebbe stato completato negli anni 50 con l'avvento di quello schifo che fu il Comics Code (praticamente il nostro stracciacazzi Moige di oggi) che vietò la violenza e il gore eccessivo nei fumetti. Il Joker quindi cambiò da assassino psicopatico a ladro burlone. 

1960 



FUMETTI 

Questa caratteristica burlona e non letale del Joker proseguirà anche per tutti gli anni 60 fino all'avvento dell'editor Julius Schwartz che lo eliminò quasi definitivamente dai piani editoriali, relegandolo in terzo piano, comparirà solo pochissime volte in questo decennio. 

ALTRI MEDIA

E così abbiamo detto che il Joker sparì quasi del tutto dalle pagine a fumetti, almeno fino a quando la sua incarnazione televisiva riportò in auge il personaggio in quella badassissima serie tv del 1966 che porta il nome di BATMAN (nanannananann batman...scusate). Interpretato dal baffuto Cesar Romero (che non volle tagliarsi i baffi) fu la prima incarnazione non cartacea dell'iconico villain. Divenuto subito il preferito dai fans di tutto il mondo, il Joker insieme al Pinguino ebbe il record di presenze nelle show, ben 19. Il carattere del personaggio è ancora legato a quello degli anni 50, burlone e quasi mai veramente letale, ma comunque un bel passo avanti nella creazione di quello che negli anni diventerà. 



1970 

FUMETTI

Dopo la fine (prematura) della serie televisiva dedicata al crociato mascherato, i fumetti di Batman non attraversavano un bel momento, l'hype per la serie stava scemando e complici delle storie tutt'altro che epiche, le vendite crollarono. Si decise così di cambiare registro e di riproporre delle storie più mature. E' così che nel 1970 il Joker torna alle sue origini. Dopo una pausa fumettistica di circa 3 anni, il pagliaccio del crimine torna più cattivo e spietato che mai. 
Sotto l'ala e la penna di Neal Adams e Dennis O'Neil, il Joker viene reinterpretato non solo come killer a sangue freddo e maniaco, ma anche totalmente folle e pericolosissimo, e a differenza del serial, viene utilizzato con parsimonia, così da far crescere l'impatto della sua presenza nella vita di Batman/Bruce Wayne.
Il 1975 è l'anno del grande balzo, assurto a icona dei villanzoni Batmaniani, per la prima volta nella storia, un cattivo si merita una testata tutta sua. Purtroppo il sogno dura poco, la serie viene cancellata dopo solo 9 numeri.
Nonostante questo gli anni 70 hanno influito non di poco sul personaggio, facendolo crescere in popolarità e trasformandolo in un personaggio da temere sul serio e non in un fenomeno da baraccone. Questa caratterizzazione farà da trampolino per tutte le interpretazioni che verranno dopo, soprattutto negli anni 80.

ALTRI MEDIA

Nonostante l'oscurantismo e l'embargo rivoltogli, il Joker è comunque comparso in diversi prodotti televisivi. E' stato protagonista di due episodi di Scooby-Doo, in Super Amici e nel cartone animato di Batman. 

1980 

FUMETTI

Anche se il 1970 ha visto la nascita di un Joker più oscuro e folle, è solo nel 1980 che arriva la totale consacrazione alla pazzia del personaggio. La DC Comics stava attraversando un periodo tutt'altro che roseo, la Crisi sulle Terre Infinite del 1985 aveva ribaltato e ricomposto tutta la continuity dei personaggi e la serie di Batman pure vendendo ancora poco, aveva intrapreso una storyline adulta e noir che influenza ancora oggi il personaggio. 
Proprio il tono, così dark di Batman, influenzerà in modo diretto la sua arcinemesi, portando il conflitto tra i due a momenti drammatici e a toni di violenza fino ad allora mai toccati.
Nel 1988, forse, si tocca l'apice. Esce sugli scaffali The Killing Joke di Alan Moore, che porterà lo scontro tra il pipistrello e il pagliaccio ad un altro livello ancora.
In The Killing Joke, non solo vediamo le origini del Joker (una delle tante) ma lo vediamo commettere una serie di atti brutali. La paralisi di Barbara Gordon e il successivo stupro (anche se solo accennato) sono solo due di questi. Ma il Joker e i suoi autori non si fermano, l'anno successivo in Morte in Famiglia l'assassino dalla faccia bianca uccide Jason Todd, il Robin dell'epoca, a colpi di mazza. Il livello si è alzato, il Joker non è più una minaccia solo per Batman ma ora lo è anche per la sua famiglia.


ALTRI MEDIA


Il 1989 ha segnato l'uscita nelle sale cinematografiche del Batman di Tim Burton. Jack Nicholson presta la faccia al Joker, qui in un amalgama di tutte le precedenti caratterizzazioni. Il Joker è Jack Napier, mafioso ed esecutore materiale dell'omicidio dei genitori di Bruce Wayne. Durante una rapina, in una colluttazione con Batman, Jack cade in una vasca di acido, quello che ne uscirà sarà il Joker. 
Nicholson gioca tutto sulla mimica e la gestualità, il ritratto che da del Joker è debitore di quello di Cesar Romero e dalla caratterizzazione fumettistica anni 60/70. Nonostante questo, il buon Jack sforna una delle sue interpretazioni migliori di sempre, consacrando la figura del pagliaccio assassino nella mente della gente e regalandolo forse all'eternità. 

1990 

FUMETTI

L'approccio gotico di Tim Burton ebbe una grandissima influenza sui fumetti per gran parte degli anni 90. Purtroppo però il personaggio del Joker non ebbe un'evoluzione, anzi, si perse quasi del tutto quello spirito dark che ne aveva fatto un personaggio letale negli anni 70. Lasciatosi alle spalle The Killing Joke la rappresentazione successiva del killer era altamente debitrice a quella di Nicholson, si tornò così ad un Joker chiassoso, fanfarone, quasi macchietta. Da spina nel fianco di Batman e della sua famiglia venne di nuovo relegato quasi a personaggio secondario. I due momenti iconici, fumettisticamente parlando sono in Dark Night Legends e in Going Sane, nel primo si reinventa il primo incontro tra Batman e il Joker dal dopo reboot di Crisi sulle Terre Infinite, nel secondo, Going Sane, si immagina la vita del Joker dopo la morte di Batman. Venuto a mancare il suo nemico, il Joker smette col crimine e prova a condurre una vita normale. 

ALTRI MEDIA

E' solo in tv e più precisamente nella serie Batman The Animated Series che il Joker ebbe la sua più felice incarnazione anni 90. Concepito come uno spin-off di Batman e Batman Returns, The Animated Series fece il suo debutto nel 1993, e nel suo secondo episodio, "Natale col Joker", fece la sua apparizione il principe del crimine per l'occasione doppiato da Mark Hamill.
La voce, l'atteggiamento sinistro e la cadenza di Mark Hamill crearono un Joker indimenticabile, anche se ancora fortemente debitore di Nicholson. Ci volle poco però a dimenticarsi del paragone, il Joker di Hamill divenne in pochissimo tempo famosissimo e ancora più iconico dei predecessori.
La serie fu una vera e propria rivoluzione per il mondo del cartone animato mainstream. The Animated Series, portava sullo schermo livelli di oscurità, di violenza e di maturità mai visti prima d'ora per un prodotto destinato, sulla carta, ad un pubblico di adolescenti e bambini. La serie fece così tanto scalpore e successo che spinse la DC a condividerne l'universo fumettistico facendone in questo modo il primo crossover multimediale.
Batman la serie animata ha anche un altro grande pregio, l'introduzione della Dottoressa Harlen Quinzell, psichiatra dell'Arkham Asylum sedotta dal Joker e trasformatasi in Harley Quinn. Il personaggio ebbe un successo inaspettato, costringendo la DC ad inserirlo in pianta stabile nella continuity fumettistica.

2000 

FUMETTI

Mentre la popolarità di Batman al cinema  (e la sua reputazione) veniva derisa e infangata da quelle pezzenterie di Batman Forever e Batman e Robin, il personaggio del Joker subiva un'ulteriore trasformazione. Abbandonando per un attimo le gigionerie dell'era post Nicholson il principe del crimine tornava ad essere una vera spina nel fianco di Batman, non più solo fisicamente ma anche mentalmente. Gli autori portano la sfida tra i due personaggi ad un altro livello. Batman è lo specchio del Joker e Joker è lo specchio di Batman, uno senza l'altro non esisterebbe. Le basi di questa formula vengono gettate nella storia "Emperor Joker" il nostro viene in possesso di poteri di manipolazione delle realtà e li utilizza più volte per torturare e uccidere Batman, fino a rendersi conto che non può immaginare una vita senza il crociato mascherato e che il suo combattere è fondamentalmente ciò che lo spinge. 

ALTRI MEDIA 

Forse, ancora una volta, però l'impatto del Joker sul grande pubblico si verifica al di fuori della carta stampata. E' il duemila e dopo il grande successo commerciale e di critica di Batman Begins, facciamo la conoscenza di The Dark Night e dell'interpretazione del Joker di Heath Ledger.
Il Joker di Ledger mantiene tutta la follia che aveva incarnato il Joker per tanto tempo fin dalla prima apparizione, ma perde tutto l'umorismo degli ultimi anni, torna così ad essere un killer psicopatico, disperato, crudo, violentissimo. Ledger ci regala un'interpretazione magistrale, densa e carica, donandoci attraverso i movimenti, il parlato e la mimica facciale un Joker difficilmente dimenticabile.
Purtroppo Ledger morirà di overdose da farmaci poco tempo dopo la fine delle riprese. Verrà insignito di un Oscar postumo come miglior attore non protagonista. La prima volta nella storia che un attore si aggiudica un Oscar per un'interpretazione di un personaggio tratto da fumetti.

201X 

FUMETTI 

Con il riavvio della continuity DC nel 2011 il Joker viene messo fuori rosa per un anno intero (dopo aver perso la faccia "LETTERALMENTE" per mano di Dollmaker). Ritornerà con un grosso cross over che riunirà tutte le testate di Batman. Morte della Famiglia segna il ritorno del Joker in scena, il killer cercherà in tutti i modi di indebolire Batman colpendo addirittura la sua famiglia. Il personaggio, apparentemente troverà la morte alla fine della storia (ma ci credete?). Infatti non passò molto ed eccolo ritornare sulle scene in END GAME storia dalle gravi implicazioni per la vita di Batman ma anche fucina di nuove informazioni sul Joker. Apprendiamo che probabilmente egli sia immortale e che sia capace di rigenerasi a piacimento. Quanto di questo è la verità e quanto è fumo negli occhi lo si saprà solo nel finale.
Qui il Joker torna ad essere un personaggio letale, ricalcato sulla pericolosità del Joker di Ledger.

ALTRI MEDIA

Il personaggio compare nei videogiochi della serie Batman di Rocksteady. Qui il Joker è un'amalgama perfetta di tutti i precedenti. Arcinemico letale per Batman è il motore di quasi tutte le storie. Assassino, stratega, completamente folle e quasi sovra umano. Viene doppiato da Mark Hamill per l'ultima volta nel 2011 (riprenderà il personaggio in The Killing Joke) successivamente da Christopher Corey Smith.


Ora non resta che aspettare Suicide Squad e vedere al lavoro Jared Leto. Sicuramente i prossimi anni saranno interessanti per il Principe Pagliaccio del Crimine. Sia dentro che fuori il fumetto.


Come sempre, sapete com'è, ci tengo, se vi va condividete sui sociacosi. Tanto lo so che avete condiviso di peggio in questi anni. 

Ci annusiamo dopo! 

Disegno di Lou Cipher, grafico, designer ed artista, creatore tra le altre cose del logo del blog. Se volete vedere altre sue opere basta andare qui! Lou Cipher Instagram


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